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Libero adattamento da Macbeth di William Shakespeare

LADYEM

di Rosalba Di Girolamo e Vincenzo Pirozzi

Regia: Vincenzo Pirozzi

Con: Rosalba Di Girolamo e Mauro Racanati

Speaker: Francesco Mastandrea

Scene: Peppe Zarbo

Costumi: Rosa Ferrara

Foto di scena: Nunzia Esposito

Produzione: Baba Yaga Teatro

Durata: 60'

Debutto: Teatro Instabile di Napoli, 2023

La tragedia di Macbeth, perfetto ritratto di quel male che è sempre latente nelle strutture di potere della società, continua a trovare concreta rappresentazione nelle innumerevoli guerre che ancora oggi viviamo. Dall’Ucraina all’Afganistan, dall’Armenia allo Yemen si levano voci di odio e dolore, e grida di libertà. Sono queste le voci che fanno da sfondo a questo adattamento della tragedia shakespeariana, riscritta per due soli personaggi e scandita dalla voce di un cronista che ne racconta gli sviluppi, portandoci dentro i più reconditi meccanismi dell’ossessione per il potere. Macbeth, divorato da una guerra interiore: da soldato coraggioso e senza macchia diventerà debole e insicuro. Emma, vera ideatrice dei piani fallimentari del marito, si lascerà calpestare dalla sua follia fino a commettere l’atto più crudele e inaccettabile. Un complesso gioco di umiliazione e seduzione in cui Lady Macbeth è l'emblema del male, del nero assoluto, ma anche della lotta per accogliere e cacciare via questo male da sé stessa, lotta che le farà attraversare l'estasi e il dolore, il buio della follia ma anche la luce del riscatto. Una rappresentazione estrema e metaforica di ciò che avviene dentro di noi quando siamo chiamati a liberarci nel nostro buio. Uno spaccato della mente umana in preda del sogno che diventa ossessione, rappresentata attraverso una appassionata e complessa relazione di coppia: “Come Kurt Gobain e Courtney love, come John Lennon e Yoko Ono, come John F. kennedy e Jacqueline, fino ad arrivare a Lady Diana e Carlo, anche la storia d’amore tra Macbeth e la sua “Lady”, suona in questa riscrittura come un Pop Rock fatto di eccessi, tradimenti e follie...” (Vincenzo Pirozzi)

 

RASSEGNA STAMPA

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