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A. come Antigone

di Rosalba Di Girolamo

(da scritti di A. Rimbaud)

Regia: Stefano Iotti

Con: Rosalba Di Girolamo e Stefano Iotti

Produzione: BabaYagaTeatro. Durata: 60'

Debutto: Teatri della Legalità 2010, Napoli

Foto di scena: Pino Miraglia 

 

Due clochard elegantemente vestiti con stracci che ricordano abiti militari, camminano come vagando in uno spazio senza tempo. Sono Edipo e sua sorella/figlia Antigone. Raccontano di essere stati cacciati da Tebe e di errare alla ricerca di un luogo ideale dove vivere, ed errando intrecciano pensieri intorno ai concetti di democrazia e giustizia, e di silenzio, condizione che Edipo riconosce come quella necessaria per ricominciare a vedere. Il padre vede attraverso gli occhi della figlia, e la figlia ascolta attraverso il buio, che è luce, del padre. Ed è così che ci raccontano l'Amore, costruendo insieme il loro mondo ricco e semplice, fatto di empatia ed utopia. Lo spettacolo si sviluppa attraverso quadri scenici, o capitoli, articolati attraverso una logica evocativa ed introdotti ciascuno dal titolo dell’argomento trattato, che Antigone disegna ogni volta in modo diverso. I capitoli: Il Viaggio. Il Gioco e la Democrazia. L’Amore e la Giustizia. La Natura e la Morte. Il Silenzio. Lo spettacolo è una dedica all’amore tra padre e figlia. 

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